PARTE IL PROGETTO DELLA FONDAZIONE MEDITERRANEA, APPOGGIATO E SOSTENUTO DALLE ASSOCIAZIONI TERRITORIALI E DALLA SOCIETÀ CIVILE IPPONIANA
Ogni progetto, dai minori agli ambiziosi dai concreti agli utopici, deve avere un inizio: a volte facile e spedito a volte incerto e difficile, comunque spesso non ben identificabile nelle sue coordinate temporali. L'idea di far aderire la Provincia di Vibo Valentia - che dal 5 gennaio sarà probabilmente ex Provincia - all'area e città metropolitana dello Stretto è un progetto che ha una data di inizio ben definita e precisa: domenica 2 dicembre 2012. Anche il promotore del progetto è ben identificabile: è la Fondazione Mediterranea per la promozione e lo sviluppo dell'Area e della Città Metropolitana dello Stretto che, sotto la presidenza del dott. Vincenzo Vitale, ha da tempo identificato nella fascia tirrenica costiera meridionale calabrese la naturale proiezione a nord della sponda continentale dell'Area dello Stretto.
Quest'area, se geograficamente limitata dal promontorio del S. Elia e antropologicamente dall'abitato di Bagnara, ragionando su scala globale e non locale, non avrebbe un "respiro" sufficientemente ampio da consentirle di proiettarsi a livello internazionale come sistema antropologico-territoriale integrato. In altri termini, l'Area dello Stretto, unicum storico-identitario a cavallo di due Regioni che in Sicilia si estende dalle Eolie a Taormina e al Mongibello, con un'ottica di sinergia turistico-residenziale quasi naturalmente in Calabria si estende a Nord fino comprendere Capo Vaticano e Tropea, e quindi Pizzo.
Il Lions Club Reggio Calabria Host, anche in virtù del fatto che la Circoscrizione meridionale del Distretto Lions Campania-Calabria raccoglie i Club reggini e vibonesi, ha osservato con interesse quanto suggerito dalla Fondazione Mediterranea: sì da sposare l'iniziativa con un sondaggio che valutasse l'accettazione o meno da parte del territorio delle idee "conurbative" dei territori reggini e vibonesi.
Nasce così l'idea di un meeting per sondare l'umore delle società civile reggina e vibonese. Tenutosi nella mattina di domenica 2 dicembre al Regent Hotel, ha registrato la partecipazione di oltre cento rappresentanti del ceto medio professionale e delle associazioni territoriali delle due Provincie. Unanime è stato l'interesse verso l'ipotesi che Vibo non ritorni sotto il giogo del capoluogo ma confluisca - nel rispetto dell'identità e del genius loci - in un'Area dello Stretto allargata.
Particolarmente significativi, a tal riguardo, dopo l'inquadramento teorico fatto da Vincenzo Vitale, nella sua doppia veste di presidente della Fondazione Mediterranea e del Lions Club Reggio Calabria Host, sono stati gli interventi di: Domenico Consoli, primario ospedaliero e presidente del Lions Club di Vibo Valentia; di Diego Brancia, avvocato del Foro Vibonese e presidente del Lions Club di Nicotera; di Franco Cosentino, già sindaco di Vibo e già direttore dell'ASI reggina.
Da segnalare, tra i numerosi contributi forniti dagli oltre cento partecipanti al meeting, quelli di: Antonino Monorchio, psichiatra reggino e vice presidente della Fondazione Mediterranea; Domenico Laruffa, editore e già governatore del Distretto Lions Campania-Calabria; di Giovanni Alesi e Giuseppe Anselmini, rispettivamente presidente di Circoscrizione e di Zona del Lions; dei presidenti del Lions Club della Provincia di Reggio, tra cui quello dell'avv. Massimo Serranò del Club Rhegion.
Nelle conclusioni, unanimemente condivise, si è deciso di: 1) dar vita a un Think Tank stabile che produca una formulazione coerente e strutturata dell'ipotesi di ampliamento dell'area metropolitana dello Stretto alla già provincia di Vibo; 2) appoggiare la creazione nel Vibonese di movimenti civici per la sensibilizzazione popolare.