Un approfondito dibattito sul progetto della centrale a carbone pulito di Saline e sullo sviluppo territoriale che vi è collegato si è tenuto presso il Circolo del Tennis (Parco Pentimele) giovedì 18 ottobre.
Organizzato dalla Fondazione Mediterranea e moderato dal suo presidente, dott. Vincenzo Vitale, il meeting ha registrato la presenza dei vertici della SEI, la società proprietaria dei terreni ex Liquichimica dove dovrebbe sorgere l'impianto energetico: dott. Fabio Bocchiola, Amministratore Delegato; ing. Luca Poggiali, Consigliere Delegato; dott. Davide Damiani, Responsabile Comunicazione. All'incontro ha partecipato anche il dott. Livio Zanolari, responsabile della comunicazione della RePower, la casa madre svizzera che controlla la SEI.
La peculiarità dell'incontro, al di là della valenza divulgativa di un progetto che ha tutte le carte in regola per poter operare col massimo rispetto per l'ambiente e per la popolazione residente, è stata quella di aver evidenziato, oltre alle compensazioni territoriali in infrastrutture previste in fase di ottenimento delle autorizzazioni governative, le positive ricadute sull'intero territorio reggino e calabrese. È prevedibile, infatti, che si attivi un classico effetto volano, determinato dalla nascita delle attività collaterali di servizio alla centrale energetica. Queste si avvieranno sia in fase di costruzione, previsto della durata di cinque anni, che nella fase di operatività una volta che l'impianto sarà avviato.