Palazzo San Giorgio - Salone dei Lampadari
Giovedì 15 aprile 2010
Avv. Corrado Savasta - Dirigente Ufficio Legale Autorità Portuale Messina
Prof. Domenico Corso - Ordinario Economia Urbana Facoltà Architettura Università Mediterranea
RATIO
1492. L'impresa di Cristoforo Colombo condanna il Mediterraneo alla marginalità: bastano pochi decenni per spostare l'interesse geopolitico delle grandi potenze dell'epoca e con esso il baricentro economico-commerciale dal Mare Nostrum all'oceano Atlantico e alle rotte che collegano l'Europa al Nuovo Mondo.
A distanza di cinquecento anni, nei primi anni Novanta del secolo scorso, un combinato di mutamenti geoeconomici e innovazioni tecnologiche rimescola le carte, sì che i porti del Mediterraneo riacquistano una nuova centralità nei grandi flussi di merci su scala intercontinentale.
Infatti, posto che l'economia mondiale oggi poggia su tre pilastri (Estremo Oriente, Europa e Nord America) e che la stragrande maggioranza del traffico commerciale tra questi poli avviene via mare tramite il trasporto containerizzato, l'affermarsi dell'intermodalità e delle tecniche "hub and spoke" rende economicamente più vantaggiosa la rotta che, lungo l'asse Asia-America, passa per il canale di Suez. La qual cosa, per le grandi navi portacontainer, comporta l'attraversamento del Mediterraneo e il transhipment nei porti hub dell'Europa meridionale.
Presentazione del volume
IL MARE MEDITERRANEO E LA CITTA' METROPOLITANA
di Domenico Corso