Martedì, 22 Luglio 2008 07:44

CASERMA MEZZACAPO: AL DANNO SI AGGIUNGE LA BEFFA

Un’intera pagina del quotidiano La Repubblica è stata dedicata venerdì 18 luglio ai “fannulloni” reggini che trascorrono le loro giornate in dolce far nulla all’ex caserma Mezzacapo. Il giornalista Attilio Bolzoni, che non è nuovo a caustiche ed equivoche descrizioni del nostro vissuto cittadino, calca la penna nel tratteggiare la paradossale situazione di 19 civili e due militari che hanno la noia come unico nemico da fronteggiare: nel farlo, però, dimentica di affermare con chiarezza che di questa situazione i citati “fannulloni” non sono assolutamente responsabili. Alla fine, come al solito, il messaggio mediatico è negativo per Reggio: una città di fannulloni e parassiti del pubblico impiego.

Al danno della sottrazione della Caserma Mezzacapo per Reggio si aggiunge la beffa di essere così descritta.

 

Il danno era inevitabile? La ristrutturazione delle Forze Armate italiane, dopo l’abolizione della leva obbligatoria, ha previsto la costituzione di un solo Comando distrettuale per ogni regione amministrativa. In tutte le regioni italiane Comando Reclutamento e Distretto Militare avevano la stessa sede nel capoluogo regionale; non così in Calabria, dove il Reclutamento aveva sede a Reggio e il Distretto a Catanzaro. Apparentemente un trasferimento logico e inevitabile quello del Comando Mezzacapo a Catanzaro. Ma si sarebbe anche potuto decidere diversamente: gli accordi del 1971, infatti, prevedevano il mantenimento a Reggio di tutti gli uffici pubblici presenti in quel momento. È stato un ennesimo scippo, quindi, perpetrato dall’immarcessibile e debitamente coperto legame tra la politica, regionale e nazionale, e gli interessi di Catanzaro.

 

Il nostro amato capoluogo non ha perso mai occasione di concretizzare i suoi buoni rapporti col potere centrale, quale che fosse, per fare razzia di pubblici uffici e privilegi spettanti a Reggio. All’uopo si riporta un illuminante esempio storico.  

 

Nel Cinquecento il Regno di Napoli era diviso in 12 province amministrate dalle cosiddette Udienze. L’Udienza di Cosenza governava le due province calabresi: la Calabria Citra e la Calabria Ultra. In quel secolo vi fu un discreto sviluppo economico di tutto il meridione italiano, soprattutto dopo la battaglia di Lepanto del 1571: esso si fece particolarmente sentire nell’odierna provincia di Reggio, limitatamente alla sua fascia tirrenica e all’Area dello Stretto. Questa, passando quasi indenne dalle aggressioni turche di Kahìr-ed-din, nel 1545, di Mustafà, nel 1550 e di Dragut, nel 1565, sembrò non risentire dell’isolamento dalle correnti dei traffici, del banditismo e delle prepotenze baronali che affliggevano le altre zone calabresi. Secondo il classico schema malthusiano, in questa zona si determinò un aumento tale della popolazione da rendere necessario lo sdoppiamento dell’Udienza di Cosenza.

 

L’Università di Catanzaro (che già nel 1519 ha avuto il privilegio, sola in Calabria, di poter lavorare la seta; mentre per logica di mercato questo sarebbe spettato a Reggio, in quanto la città ne era di gran lunga il maggior produttore), forte delle sue entrature col Preside dell’Udienza cosentina oltre che in Napoli capitale del Regno, volle approfittare dell’occasione e tentò di farsi assegnare la sede della nuova Udienza. Il gioco non riuscì e l’Università di Reggio, vincendo anche la concorrenza di Seminara, a quel tempo floridissimo centro, nel 1584 ottenne la sede della seconda Udienza calabrese.

 

Dopo appena 10 anni, nel 1594, le carte si rimescolarono. Il rinnegato Scipione Cigala, figlio di Visconte Cigala, nobile patrizio messinese di origini genovesi catturato con la famiglia dai turchi, dopo la sua conversione all’Islam e aver combattuto da giannizzero in Persia e Ungheria, divenuto un famoso corsaro, col nome di Cighala-Zade Yusuf Sinan Pascià mise a ferro e a fuoco la città di Reggio. A Napoli si decise di spostare temporaneamente l’Udienza a Seminara. Dieci anni dopo, nel 1604, l’Udienza venne assegnata a Catanzaro, che offrì 28.000 ducati per averla.

 

A nulla valsero le proteste dei reggini che, forti di una prodigiosa rinascita economica, nel 1640 chiesero di riottenere la sede provinciale dell’Udienza offrendo a loro volta 30.000 ducati: la florida economia dell’Area dello Stretto, la più dinamica della Calabria tanto che il Reggino non risentì quasi per nulla delle crisi economico-demografiche del Seicento, non fu sufficiente (allora come ora) a contrastare le oscure trame e gli scippi in suo danno.

NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo

Tipi di cookie utilizzati da FondazioneMediterranea.eu

Utilizziamo diversi tipi di cookie per gestire la navigazione e l'usabilità del sito. Nel tuo browser potrebbero essere memorizzati alcuni o tutti i cookie elencati qui di seguito. Puoi visualizzare e gestire i cookie nel tuo browser (anche se è possibile che i browser per dispositivi mobili non offrano questa visibilità).
Categoria di utilizzo Esempio
Preferenze Questi cookie permettono ai nostri siti web di memorizzare informazioni che modificano il comportamento o l'aspetto dei siti stessi, come la lingua preferita o l'area geografica in cui ti trovi. Memorizzando l'area geografica, ad esempio, un sito web potrebbe essere in grado di offrirti previsioni meteo locali o notizie sul traffico locale. I cookie possono anche aiutarti a modificare le dimensioni del testo, il tipo di carattere e altre parti personalizzabili delle pagine web.La perdita delle informazioni memorizzate in un cookie delle preferenze potrebbe rendere meno funzionale l'esperienza sul sito web ma non dovrebbe comprometterne il funzionamento.
Sicurezza Utilizziamo i cookie di sicurezza per autenticare gli utenti, prevenire l'uso fraudolento delle credenziali di accesso e proteggere i dati degli utenti da soggetti non autorizzati.Ad esempio, utilizziamo cookie chiamati "SID" e "HSID" contenenti record con firma digitale e crittografati per l'ID dell'account di un utente e per la sua data di accesso più recente. La combinazione di questi due cookie ci permette di bloccare molti tipi di attacchi, ad esempio i tentativi di rubare i contenuti dei moduli che completi sulle pagine web.
Processi I cookie dei processi contribuiscono al funzionamento dei siti web e all'offerta dei servizi che i visitatori si aspettano di trovarvi, ad esempio la possibilità di navigare tra le pagine o di accedere ad aree protette del sito. Senza questi cookie, il sito non può funzionare correttamente.
Pubblicità Utilizziamo i cookie per rendere la pubblicità più coinvolgente per gli utenti e più utile per publisher e inserzionisti. Alcuni impieghi comuni dei cookie includono la selezione della pubblicità in base a ciò che è pertinente per un utente, il miglioramento dei rapporti sul rendimento delle campagne e la possibilità di evitare la visualizzazione di annunci che l'utente ha già visto.
Stato della sessione I siti web spesso raccolgono informazioni sul modo in cui gli utenti interagiscono con essi. Ciò può includere le pagine visitate più spesso dagli utenti e l'eventualità che gli utenti ricevano messaggi di errore da determinate pagine. Utilizziamo questi "cookie relativi allo stato della sessione" per migliorare i nostri servizi e l'esperienza di navigazione dei nostri utenti. Il blocco o l'eliminazione di questi cookie non renderà inutilizzabile il sito web.Questi cookie potrebbero essere utilizzati anche per misurare l'efficacia della pubblicità PPC (Pay Per Click) e della pubblicità affiliata.
Analytics Google Analytics è uno strumento di analisi di Google che aiuta i proprietari di siti web e app a capire come i visitatori interagiscono con i contenuti di loro proprietà. Si può utilizzare un set di cookie per raccogliere informazioni e generare statistiche di utilizzo del sito web senza identificazione personale dei singoli visitatori da parte di Google.Oltre a generare rapporti sulle statistiche di utilizzo dei siti web, il tag pixel di Google Analytics può essere utilizzato, insieme ad alcuni cookie per la pubblicità descritti sopra, per consentirci di mostrare risultati più pertinenti nelle proprietà di Google (come la Ricerca Google) e in tutto il Web.Leggi ulteriori informazioni su cookie di Analytics e privacy.

COME DISATTIVARE I COOKIE SUL TUO BROWSER

Di seguito i link dei principali browser con le istruzioni per la disattivazione dei cookie: