* I trasporti nell’Area dello Stretto: argomento scottante e controverso che continua a essere di grandissima attualità. Scottante perché, come già detto e scritto, i disposti governativi sull’ICI hanno penalizzato una realtà il cui trend sembrava indirizzato alla concretizzazione di alcuni importanti progetti; attuale perché il problema delle traversie dei pendolari sullo Stretto è giornaliero e costante; controverso perché, contro ogni logica, si confonde il problema del pendolarismo con la realizzazione del Ponte. La realizzazione della megastuttura, infatti, pur destinata a influire positivamente sull’economia dell’Area, nemmeno sfiora le problematiche di attraversamento dei pendolari.
* All’uopo c’è da ricordare che il Comitato dei pendolari dello Stretto, tramite il sindacalista Mimmo Caia, ha consegnato all’on. Misiti una proposta di interrogazione parlamentare urgente: in questa, correttamente, si distinguono nettamente i due problemi (metropolitana del mare e ponte) e si specifica che non è minimamente concepibile che ci si sacrifichi oggi in previsione di un bene futuro dal momento l’attuale sacrificio non ha alcuna relazione con l’ipotizzato bene futuro.
* Chi giornalmente si sposta per motivi di lavoro o studio da Messina a Villa/Reggio o viceversa non utilizzerà mai il Ponte per effettuale il tragitto ma continuerà a servirsi, per ovvi motivi economici e di tempo, degli attuali mezzi.
* La metropolitana del mare, quindi, (il termine, entrato ormai nell’uso comune, è stato usato per la prima volta il 10 giugno del 2006 nel corso di un incontro organizzato dalla Fondazione Mediterranea a Messina) è un qualcosa di squisitamente locale che nulla ha da condividere con il Corridoio Berlino Palermo: è sostanzialmente nocivo alla sua realizzazione che ne si parli genericamente come parte di un unico problema.