Chi è questo illustre ignoto che, dalle colonne del Corsera e dallo schermo della Rai regionale, si propone a candidato Governatore delle Calabrie per il PdL? Carneade, pur oscuro, era pur sempre un filosofo scettico e neoplatonico nella Cirene del II sec. a.C. Questo Misaggi sarà pure un grande medico ma politicamente è proprio un signor nessuno.
E certamente non lo salva dall'assoluto anonimato politico l'ostentata amicizia personale con Berlusconi, si dice conquistata in virtù della buona medicina praticata con la sua mamma. Provinciale reggino della diaspora lombarda, Misaggi è un uomo che si è saputo affermare professionalmente e che, come tanti altri calabresi, ha portato lustro al nome della sua terra d'origine: perché allora questa caduta di stile, perché questa proiezione della sua immagine e figura fuori delle sicure righe di una storia personale scritta con scienza e coscienza?
E se glielo avesse proposto veramente Berlusconi di candidarsi in Calabria? Da ragazzi ci hanno raccontato di quanto fosse matto e cattivo Caligola: tanto matto da nominare senatore il suo cavallo preferito. Ma Caligola non era affatto matto: umiliando il riluttante Sanato con la nomina equina, aveva semplicemente voluto affermare in maniera in equivoca il suo potere assoluto.
Del politico navigato si dice che sia un cavallo di razza. Misaggi, che non è un politico navigato, non dovrebbe ambire a divenirlo: piuttosto, si dovrebbe guardar bene dal concludere una brillante carriera professionale diventando null'altro che un mezzo col quale Berlusconi dimostra il suo potere.