Nonostante questo dato oggettivo, continua l'allarme mediatico, spesso sollecitato da agitate dichiarazioni dell'ondivago ministro alla Salute, Ferruccio Fazio, il cui primo impegno dovrebbe essere di dare alla stampa pacate e documentate informazioni.
È così che i pronto soccorso ospedalieri vengono immotivatamente intasati da chi non ha altro che una banale febbre stagionale ma che ritiene di aver contratto la lebbra del 2009: sistema sanitario in tilt e servizi vaccinali ridotti a "malebolgie".
Ma non è questo il solo effetto collaterale dell'allarmismo e della mancata preparazione della sanità pubblica a sostenere la prevedibilissima onda d'urto dei pazienti allarmati. Questi, fraintendendo la promozione dell'automedicazione a rimedio dell'eccedente spesa sanitaria, si rivolgono a google per avere informazioni e rimedi, cadendo nella trappola. Sono in commercio in rete, infatti, falsi farmaci e prodotti che pretendono, in un crescendo rossiniano di bugie, di diagnosticare e prevenire e mitigare e, infine, curare le manifestazioni patologiche del virus A H1N1.
L'allarme è stato lanciato dalla FDA Usa, equivalente dell'italiano Istituto Superiore di Sanità. Trattasi di prodotti e terapie assolutamente illegali. Vi troviamo test diagnostici per individuare il virus, spray detergenti in grado di lasciare sulla cute uno strato di ioni d'argento in grado di inattivare tutti i germi, integratori dietetici, strumenti elettronici emananti onde magnetiche per rinforzare il sistema immunitario e, dulcis in fundo, uno shampoo protettivo.
Il problema non è solo per le tasche dei gonzi che abboccano ma anche per la loro salute: insieme a questi prodotti tutto sommato innocui, vengono anche venduti veri e propri farmaci, pericolosi per gli effetti collaterali e per le eventuali interazioni che possono avere con altre medicine assunte nello stesso tempo.