Affermazione inopportuna o quantomeno azzardata: non tanto la sua singolare accezione soggettiva ("mio presidente"), che non si è in grado di definire come il portato di un velleitario autocentrismo politico o come segno di un parlare solo a titolo personale; quanto per le giustificazioni della lapidaria bocciatura.
Sull'annunciata scelta dell'Mpa di correre da solo alla regionali calabresi del 2010 e di esprimere un proprio candidato a Governatore, infatti, non si è fornita una motivazione politica ma solo una serie di affermazioni soggettive e aneddotiche che con un serio dibattito politico non hanno nulla da condividere. Partendo dall'affermazione che Scopelliti è "un uomo dalla scorrettezza politica inaudita", l'on. Balcastro si lancia in livorose reminiscenze che risalgono all'ultima campagna elettorale per la carica di primo cittadino reggino. Non solo Scopelliti avrebbe strappato candidati alla lista Mpa ma, in un secondo momento, (vista l'impossibilità a farla naufragare, così lascia intendere l'on. dell'Mpa), avrebbe proposto la confluenza, definita "annessione", della "sua" lista in un'altra (evidentemente più controllabile).
Visto che a questi livelli non si fa politica ma gossip, lanciamoci nelle danze. Ho anch'io un aneddoto da raccontare. In quell'occasione, infatti, lo scrivente e il prof. Antonino Monorchio furono vivamente sollecitati a partecipare alla tardiva iniziativa reggina dell'Mpa da parte dell'allora non ancora onorevole Elio Belcastro accompagnato da Luigi Cordova. Rifiutammo garbatamente. Tralasciando la mia persona (pur più volte sollecitato da schieramenti diversi ho sempre rifiutato per mantenere la mia libertà di giudizio), furono le sollecitazioni per entrare il lista fatte sul prof. Monorchio, già candidato a sindaco per la coalizione di destra nelle elezioni vinte da Italo Falcomatà, a stupire: la coppia, chiaramente in affanno, dimostrava di non avere una buona conoscenza delle dinamiche politiche cittadine e di muoversi in maniera approssimativa se non proprio maldestra.
Le esternazioni estive dell'on. Belcastro (a meno che non siano frutto di un'errata o fuorviante trascrizione giornalistica), oltre a non chiarire la posizione dell'Mpa, ne incrinano l'immagine, mettono in difficoltà chi in città vi ha aderito, spingono a ripensamenti quanti a Reggio hanno valutato con simpatia e interesse la nascita del nuovo soggetto politico. Con dichiarazioni che hanno tutto l'aspetto di personalissimi sassolini che ci si vuol togliere dalle scarpe non si fa buona politica.
P. S. Di ben altro e articolato livello è l'intervento di Orlandino Greco, vicepresidente nazionale dell'Mpa, che su Il Quotidiano di venerdì 21 agosto parla delle ragioni di una distinzione tra Mpa e Pdl.