Se Senigallia non avesse la sua Rotonda sul Mare probabilmente non avrebbe il suo Summer Jambooree, il festival di musica americana statunitense degli anni ’40 e ’50 che ogni estate porta sulla costa adriatica migliaia di cultori di questo genere musicale contribuendo a incrementare ulteriormente la ricchezza turistica di quei luoghi. L’evento ha il suo perno e baricentro proprio in quella Rotonda sul Mare che, immortalata dalle parole e dalla musica di Fred Buongusto, venne costruita nel 1933 e sapientemente restaurata nel 2006.
Anche Reggio aveva la sua Rotonda sul Mare all’interno del Lido Comunale: era letteralmente “sul” mare più che affacciata al mare, tant’è che ci si poteva tuffare anche dalla balconata superiore senza rischi di “toccare”; la sua sagoma svettava sulla linea della spiaggia con leggera eleganza dando un tocco di charme e “vita” a una struttura dalla frequentazione prevalentemente familiare; incastonata nella concavità della Rada dei Giunchi, le sue linee circolari ben si sposavano con l’andamento lievemente curvilineo della linea della battigia; non incombente né invasiva, consegnava alla vista dell’osservatore un tocco di modernità per nulla in contrasto con le anticheggianti cabine in legno.
La nostra Rotonda sul Mare, invece di essere con lungimiranza restaurata, venne abbattuta come si può abbattere un animale malato e pericoloso, eliminata come si elimina uno sgorbio malriuscito, sottratta con la forza all’uso della cittadinanza come un male a lei pernicioso. Se fosse sopravvissuta a tale furia distruttrice, oggi sarebbe la location ideale per un festival sul tipo di quello che annualmente si svolge a Senigallia; opportunamente ripristinata e valorizzata, sarebbe uno dei simboli di quella Reggio turistica che si tenta di costruire sulle macerie dell’incolta devastazione operata dagli illusionisti della politica.
Al Sindaco Scopelliti, che si conosce come particolarmente attento ai temi della valorizzazione del territorio in senso turistico e ampiamente disposto a spendersi per essi, la Fondazione Mediterranea (www.fondazionemediterranea.org) chiede di porre riparo a uno dei più macroscopici errori che si siano fatti nella gestione urbanistica della nostra città: di valutare attentamente la possibilità di ripristinare il vecchio impianto del Lido Comunale, completo di dancing-giardino, e di ricostruire la Rotonda sul Mare.
Si creerebbe una struttura in stile d’epoca che, avvalendosi del fascino dei tempi andati (per inciso è da ricordare che le cabine in legno del nostro vecchio Lido Comunale vennero costruite uguali a quelle, tutt’ora esistenti, del Lido di Venezia) e dell’appeal della moderna funzionalità, sarebbe in grado di ospitare eventi estivi di rilevanza internazionale e di contribuire in maniera sostanziale al progresso in senso turistico della città.