Enzo Vitale
In memoria di Palomar
2000 – 15x21 – pp. 56
“Essere o non essere; questo è il problema: se sia più nobile all’animo sopportare gli oltraggi, i sassi, i dardi dell’iniqua fortuna, o prender l’armi contro un mare di triboli e combattendo disperderli. Morire; dormire; e nulla più – e con un sonno dorsi che poniamo fine a cordoglio e alle infinite miserie, retaggio naturale della carne, è soluzione da accogliere a mani giunte”. “Morire; dormire; e nulla più”; ovvero fa morire in se stessi quel che ancora rimane del ricordo, della memoria; delle vissute amarezze e frustrazioni; della ricevuta ingiustificabile ingratitudine; delle subite oltraggiose inimicizie; del malsopportato caparbio e feroce e calunnioso astio.