Enzo Vitale
Yo pienso y es asì
Un anno o quasi di Rotary
2001 – 15x23 – pp. 276
Si è avvertita una sentita e vissuta necessità, più che di lasciare semplicemente una traccia della propria attività, di tracciare un percorso, quello della memoria. Ricordare, infatti, non è svilire o annullare il presente: è ripercorrere il sentiero, a volte stretto e angusto, a volte infido e pericoloso, a volte diretto e facile, che ci porta al presente e alla sua decodificazione. Senza questo ideale camminamento, senza la memoria di noi stessi e degli altri, senza il ricordo di ciò che si è prodotto e costruito, si rimane (citando Danilo Dolci) “confusi” nel presente: che così non viene pienamente vissuto e di cui, pertanto, non se ne riesce a sfruttare e sviluppare l’insita spinta propulsiva.